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02 Jul 2009

La transizione agroalimentare: verso un modello indipendente dai combustibili fossili

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di Dario Tamburrano – da terranauta.it

La transizione agroalimentare

La transizione agroalimentare

L’attuale dipendenza dall’energia fossile e dai derivati petrolchimici avrà presto una fine. In previsione della minore disponibilità di queste risorse è necessario intraprendere una transizione in modo da utilizzare meno energia e, quella che serve, produrla con le fonti rinnovabili.

L’approvigionamento alimentare nell’attuale mondo globalizzato si basa su una dipendenza totale e pericolosa dall’energia di origine fossile e dai derivati petrolchimici di varia natura. E’ necessario che vengano introdotti al più presto nuovi modelli di produzione e distribuzione del cibo in previsione della minore disponibilità di combustibili e risorse petrolifere alla quale andremo inevitabilmente incontro in futuro.

Dovremo utilizzare meno energia e la frazione rimanente dovrà essere prodotta da fonti rinnovabili. E’ opportuno intraprendere questa transizione in modo che sia programmata e graduale, ma nello stesso tempo il più rapida possibile. Non pianificare questo passaggio per tempo significa dover affrontare, prima o poi, una caotica situazione di scarsità diffusa di cibo dalle conseguenze drammatiche ed imprevedibili.

Fortunatamente nel mondo occidentale si assiste da qualche decennio ad un minore impiego di energia in agricoltura dovuto ad un ridotto uso di fertilizzanti ed antiparassitari. Attualmente sono in forte espansione le aziende biologiche, i mercati contadini e le cooperative di piccoli agricoltori; sempre più persone oggi si pongono il problema della provenienza del loro cibo.

Questi rappresentano i primi passi, ma rimane ancora molto da fare. Il nuovo modello agricolo avrà bisogno di un maggior numero di contadini, di fattorie più piccole e diversificate, di minori processi di trasformazione ed impacchettamento del cibo che dovrà essere prodotto, trasportato e consumato in un ambito prevalentemente locale. Ogni livello della società, le amministrazioni locali ed il governo, le aziende del settore, le comunità dei cittadini ed il singolo individuo, in tutti i paesi del mondo, dovranno essere coinvolti in questo processo di transizione. Solo con la consapevolezza e la collaborazione di queste quattro componenti della società sarà infatti possibile realizzare questo passaggio epocale ad un sistema agroalimentare indipendente dai combustibili fossili.

A questo scopo è stata preparata da un gruppo di traduttori volontari, appartenenti a varie organizzazioni attive nel nostro paese, la versione in lingua italiana di “Food and farming transition” un documento programmatico contenente le informazioni e le linee guida da conoscere, che è stato recentemente pubblicato dal Post Carbon Institute. Qui potete scaricarlo.

09 Jun 2009

Maggio 2009: Il più rovente dopo il 2003

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13.5.2009 - il Guà in magra dopo la grande piena

13.5.2009 - il Guà in magra dopo la grande piena

valori medi: min. 15.77°max 28.37°media 22.07°

giorni di nebbia: 0

giorni di pioggia: 3

giorni con temporali: 6 (solo 2 episodi hanno bagnato Cologna)

precipitazione totale: mm 8,8

Dopo Aprile, rispetto al periodo 1981-2000, anche Maggio ha visto un notevole aumento della temperatura: + 3,2°.
Secondo gli esperti Maggio in Italia è stato il mese più caldo del secolo. Diversamente, per Cologna è risultato il secondo più caldo dopo il 2003, quando si è registrato un valore medio di 22,15°. In quell’anno si è avuto un caldo prolungato ma con punte solo fino a 33,5°. Quest’anno il calore si è concentrato su un periodo relativamente breve (10 giorni) con una punta massima, però, di ben 37,0°, valore di tutto rispetto e mai registrato in Maggio!
Dando uno sguardo agli altri anni, salta all’occhio il 1984 con un valore di temperatura minima di soli 2,0°; quel mattino, tra l’altro, ci si è svegliati con una nebbia fitta e più che maggio sembrava novembre! Senza tornare tanto indietro, ricordiamo il 2006, quando dopo un periodo caldo attorno ai 30,0° un fronte freddo ha notevolmente abbassato la temperatura, tanto che nel giro di 3 giorni la colonnina di mercurio è crollata a soli 5,0°.

Per quanto riguarda le precipitazioni, l’eccesso di acqua caduta in Aprile si è equilibrata con la siccità di questo mese; di norma Maggio e Aprile hanno valori medi simili. I quantitativi sono stati decisamente scarsi e del tutto simili a quelli del 2003.
Ben sei sono stati i giorni con temporale, ma solo due gli episodi che hanno apportato un po’ d’acqua su Cologna; per il resto, erano cumulonembi che si sono tenuti ad una certa distanza, proprio come capita nel periodo estivo e secco.

Silvano Marcati

07 May 2009

Aprile 2009: caldo sì, ma tanta pioggia!

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gua-28_4_09

valori medi: min. 10.55° max 19.95°media 15.25°

giorni di nebbia: 2

giorni di pioggia: 16

giorni con temporali: 4 (con 3 episodi di forte intensità)

precipitazione totale: mm 150,1

Diversamente dai mesi scorsi, Aprile ha registrato una temperatura media decisamente più elevata rispetto al periodo 1981-2000 con un incremento di ben 2,0° !! Inoltre, è risultato essere il terzo mese più caldo, dopo il 2000 (con 15,33°) e il 2007 (con 18,09°). Questa differenza la si è sentita soprattutto per quanto riguarda i valori minimi; non si è mai avuta una temperatura minima assoluta così alta (6,5°). Solitamente i minimi assoluti oscillano tra i valori di 2° e 4° con punte attorno a 1°; nel 2003, il valore più basso raggiunto è stato persino di 2,5° sotto lo zero con estese gelate. Viceversa, il valore massimo assoluto è stato pari a 26,5° rientrando nella norma (temperature tra i 25° e i 28°); nel 2000 si è arrivati a toccare i 30° !

Ad una prima metà di mese piuttosto asciutta, a parte i primi giorni (è in questo periodo che si è avuto più caldo), si è contrapposta una seconda metà molto piovosa e più fresca. Le precipitazioni sono state spesso a carattere di rovescio, con diversi episodi temporaleschi; di questi, ben tre sono stati di forte intensità. Nel complesso, Aprile ha visto un accumulo di ben 150 millimetri per metro quadro, valore non solo ben al di sopra della norma (tra i 70 e gli 80 mm) ma in assoluto il più elevato da quando ho iniziato la rilevazione dei dati (1980). Bisogna risalire al 2002 per avere poco meno di 120 mm o retrocedere ulteriormente al 1989 quando si sono raggiunti i 144 millimetri.

I quantitativi caduti sono risultati molto abbondanti non solo nella nostra zona ma anche in tutto il Nord d’Italia, con conseguente ingrossamento della maggior parte dei corsi d’acqua. Il Bacchiglione, a sud-est di Vicenza e a ovest di Padova, è persino straripato inondando larghe porzioni di campagna e abitati.

Il Guà, per fortuna, si è limitato a fare solo un po’ paura grazie allo sfogo del fiume nel grande bacino di espansione di Montebello. Tuttavia, qui a Cologna, nella giornata del 28 l’impeto delle acque color cioccolato ha raggiunto livelli davvero elevati (vedi foto).

Silvano Marcati

16 Apr 2009

Marzo 2009: classico mese pazzerello

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3_3_2005

Valori medi: min. 4.60°max 14.65°media 9.62°

Giorni di nebbia: 2

Giorni di pioggia: 12, di cui 1 con Nevischio

Precipitazione totale: mm 97,2

Neve totale: cm 0,0

Il valore termico medio di questo mese è stato di circa 0,4° superiore alla media ventennale (1981-2000). Tuttavia, in quest’ultimo triennio marzo ha registrato una flessione della sua temperatura; infatti, si sono avuti per molti giorni valori minimi prossimi allo zero (ma solo il giorno 10 la temperatura è scesa a 0,0°) e massimi mai al di sopra dei 19,0°.
Dunque mese pazzerello perché abbiamo avuto un alternarsi di giorni freddi a caldi con escursioni notevoli anche di ben 17,5° nell’arco della stessa giornata. Si sono avute giornate di pioggia, con un bel temporale il 19, a volte ventose ma anche due episodi nebbiosi; il 20 mattina si è persino vista un po’ di neve mista a pioggia. Insomma tipiche giornate della stagione di transizione.

Le precipitazioni sono state piuttosto abbondanti, ben al di sopra della media con un valore registrato di 97,2 mm. Scorrendo gli anni a ritroso si osserva che si sono avuti solamente altri 5 anni con valori attorno ai 100 mm o superiori.

Dando uno sguardo indietro nel tempo, saltano all’occhio episodi molto singolari per il mese di marzo. Appena lo scorso anno, il giorno 2 ha registrato un’escursione termica di ben 23,5° (da una minima di 2,0° si è passati nel pomeriggio a 25,5°). Quattro anni fa, nel 2005, la prima decade ha visto valori minimi ben gelidi con una punta di 7,5° sotto zero. In quel periodo ha nevicato abbondantemente ammantando Cologna con una coltre di 11 cm di neve!

Silvano Marcati

26 Mar 2009

Seghetto colpisce ancora

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La prossima tappa sarà il parco giochi di via Papesso?

Domenica mattina saremo presenti in piazza per la raccolta firme,  seguiranno aggiornamenti.