11 Feb 2013

Elettrodomestici: solo il 18% è smaltito bene

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Brutte notizie per quanto concerne il corretto smaltimento degli elettrodomestici: secondo Ecolight, il consorzio che si occupa di gestione dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), solo il 18% dei piccoli elettrodomestici segue l’iter corretto di smaltimento. La maggior parte, continua a “finire” nel sacco nero, con tutte le conseguenze nefaste del caso. I piccoli elettrodomestici, infatti, sono molto difficili da intercettare, ma solitamente contengono una quota (molto elevata, fino al 97%) di materiali riciclabili e di sostanze nocive. Buttarli nel sacco nero significa rinunciare ai benefici dei primi ed “esaltare” il potenziale nocivo dei secondi.

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11 febbraio 2013 du Emanuele Villa  – Dday.it

27 Nov 2008

Altro che parcheggio: l`inceneritore va in fumo

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Riportiamo la sintesi delle sentenze dei giudici del Consiglio di Stato esposte in occasione dell’uscita del circolo Perla Blu domenica 23 novembre 2008


Recentemente il Consiglio di Stato si è pronunciato sui ricorsi promossi nel 2005 dall’allora amministrazione comunale con l’aiuto e l’intervento del Comitato contro il cogeneratore e di Legambiente.

Con la prima sentenza n. 5619/2008 del 11.11.2008 i giudici del Consiglio di Stato hanno accolto il ricorso del Comune di Cologna Veneta, riformando la sentenza del TAR Veneto e decidendo che:

1) Ecoidea non poteva richiedere le autorizzazioni con le procedure semplificate (cioè con una semplice comunicazione di inizio attività) perché l’impianto di incenerimento di c.d.r. non era e non è inserito nella programmazione regionale e non è contemplato da nessun accordo ministeriale. Infatti, sempre secondo i giudici, il piano regionale oggi in vigore, dove è inserita solamente la prima linea dell’impianto Ecoidea, è relativo alla gestione di rifiuti urbani mentre il c.d.r. è un rifiuto speciale. I giudici osservano, inoltre, che comunque il piano regionale è stato approvato solo successivamente all’ottenimento delle autorizzazioni all’esercizio dell’impianto cosicché queste ultime (ottenute con le procedure semplificate) sono illegittime. È da notare che il Consiglio di Stato si è pronunciato richiamando sue precedenti sentenze, in particolare la sentenza n. 5411del 15.10.2001;

2) L’impianto Ecoidea è privo della valutazione di impatto ambientale (V.I.A.), necessaria, secondo i giudici, anche perché al momento della messa in esercizio Ecoidea ha reso noto all’amministrazione provinciale che i rifiuti che sarebbero stati utilizzati erano di ben altra natura (39,5% di plastica!) rispetto a quelli dichiarati dalla stessa Ecoidea e previsti nel permesso comunale di costruire del 2000 (n. 55/2000: solo carta, cartone, pallets in legno);

3) L’Ecoidea è condannata a pagare le spese di giudizio al Comune di Cologna Veneta

Con la seconda sentenza n. 5662/2008 del 12/11/2008 il Consiglio di Stato ribadisce che il parere rilasciato dall’ex Sindaco di allora Antonio Poli è già stato dichiarato definitivamente falso dalla Cassazione con la sentenza n. 3564/2008, cosicché anche il decreto ministeriale n. 122/2000 che autorizzava la seconda linea è viziato.

Tuttavia, i giudici hanno rigettato il ricorso in quanto quel decreto ministeriale doveva essere impugnato nel 2000 entro il termine di sessanta giorni previsto dalla legge (quando il Comune era commissariato e ancora nessun giudice si era pronunciato sulla falsità del parere). In ogni caso il Consiglio di Stato ha modificato la sentenza del TAR, cancellando la condanna al pagamento di tutte le spese di giudizio da parte del Comune.

Il Consiglio di Stato ha confermato DEFINITIVAMENTE quanto sempre sostenuto dal Comitato e da Legambiente in ordine all’illegittimità dell’iter amministrativo seguito da Ecoidea, dalla Provincia e dalla Regione.

Comitato contro il cogeneratore – Legambiente “ PERLA BLU”

 

CLICCA QUI PER SCARICARE LA VERSIONE INTEGRALE DELLA PRIMA SENTENZA DEI GIUDICI DEL CONSIGLIO DI STATO 11/11/2008 ECOIDEA (Pdf)

21 Oct 2008

Eco Balle

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Serata di approfondimento sul tema del grande business dei rifiuti e sugli enormi interessi correlati alla loro cattiva gestione. Presenzieranno alla serata l’ingegnere urbanista Paolo Rabitti (già consulente del Comune di Cologna Veneta per la vicenda dell’inceneritore Ecoidea), il Presidente Regionale di Legambiente Michele Bertucco e il Presidente Provinciale di Legambiente Lorenzo Albi.
Per chi la raccolta differenziata non è conveniente economicamente?
Cosa centrano le banche?
Domande non scontate e risposte che non si sono finora sentite nei mass media.

LUNEDI’ 27 OTTOBRE ORE 21:00 PRESSO LA SALA EX MONTE DI PIETA’ IN PIAZZA DUOMO COLOGNA VENETA