22 May 2008

Legambiente: “Centrali nucleari costose e pericolose”

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Roma | 22 maggio 2008

“C’era una volta l’energia atomica poco costosa, competitiva, sicura… Ecco che riparte la favoletta del nucleare che risolve tutti i problemi energetici dell’Italia…”.

Legambiente commenta con ironia e le dichiarazioni del ministro Scajola. “Prima di sbandierare atomi a destra e a manca – sottolinea il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza – l’esecutivo dovrebbe chiarire alcuni piccoli particolari.

Pima di tutto: dove pensa di recuperare i soldi per realizzare gli impianti?”. A mo’ di esempio Legambiente ricorda che il primo (e finora unico) reattore nucleare commissionato nell’Europa occidentale dopo Cernobyl – quello finlandese sull’isola di Olkiluoto – ha gia’ sforato il budget di spesa previsto del 35 per cento, passando dagli iniziali 3 milioni di dollari agli oltre 4,1 attuali.

“I sostenitori del nucleare dichiarano che il costo di costruzione piu’ elevato delle centrali e’ bilanciato dai minori costi che si sostengono in seguito per il combustibile e il processo produttivo – aggiunge Cogliati Dezza – In realta’ la Energy Information Administration degli Stati Uniti, non una setta di fanatici ecologisti dunque, afferma che l’elettricita’ proveniente da una nuova centrale nucleare e’ piu’ costosa del 15 per cento rispetto a quella prodotta col gas naturale e nel computo economico non sono considerati ne’ i costi di smaltimento delle scorie ne’ lo smantellamento dell’impianto alla fine del ciclo vita”.

Altri aspetti non secondari da chiarire, secondo l’associazione ambientalista, sono quelli che riguardano la “generazione” dei reattori. Dire nuova generazione, afferma Legambiente, lascia intendere che si sta parlando della “quarta generazione”, che e’ pero’ ancora in una fase embrionale: se tutto va bene impianti di questo tipo saranno disponibili tra 20-25 anni. Se davvero Scajola vuole una prima pietra entro i prossimi cinque anni allora sta parlando della terza generazione, quella che non ha fatto passi avanti in termini di sicurezza e che oggi l’Europa sta generalmente smantellando“.

Legambiente chiede al Governo di indicare anche dove vorrebbe aprire queste nuove centrali. Che fara’? Utilizzera’ i siti del passato (Latina, Montalto, Caorso ) oppure ne individuera’ di nuovi. “Comunque sia noi siamo pronti, su questa vicenda, a una opposizione durissima – conclude Cogliati Dezza – li aspetteremo al varco: sara’ davvero dura far diventare realta’ la vecchia favoletta dell’atomo”.
fonte:Rainews24
20 May 2008

In marcia per il clima. Manifestazione nazionale, 7 giugno Milano

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Il clima sulla terra sta cambiando, ma tardano decisioni condivise ed efficaci della politica per contrastare questa emergenza planetaria. Spetta dunque a noi sollecitarle e soprattutto operare una conversione di civiltà che fermi la febbre del Pianeta.

Possiamo farlo ripensando il modo di produrre energia, di consumarla per muoverci, abitare, lavorare senza dilapidare le risorse comuni quali l’acqua, l’aria, la vita sulla Terra.

Ci mettiamo in “Marcia per il Clima” organizzando a Milano il 7 giugno una grande manifestazione nazionale promossa da un’ampia alleanza delle associazioni italiane.

La direttiva europea così detta del 20-20-20 (20% riduzione di emissioni di CO2, 20% incremento efficienza energetica, 20% incremento utilizzo fonti rinnovabili), insieme alle multe per i ritardi su Kyoto, disegna uno scenario che pone l’Italia di fronte ad una grande scelta, dello stesso spessore di quella che più di 10 anni fa fu fatta entrando nella moneta unica europea.

Oggi l’Italia rischia di essere collocata dagli stessi partner europei in una situazione marginale per quanto riguarda i processi di innovazione di processo e di prodotto, imposti dalla crisi energetica e dalla necessità di ridurre le emissioni di CO2. La marginalizzazione dell’Italia, se dovesse avvenire, metterebbe in moto effetti economici, sociali e culturali che non possiamo sottovalutare e che hanno a che fare direttamente con la coesione sociale del Paese e con le prospettive del suo sviluppo. A perdere non sarebbe solo la qualità ambientale ma tutto il sistema Paese.

Al mattino Piazze tematiche, spettacoli, mostre, concerti, incontri pubblici per fermare tutti insieme la febbre del pianeta. Dalle ore 15 corteo.

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15 May 2008

“Nontiscordardimé. Operazione scuole pulite 2008”.

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Sabato 15 Marzo’08 il Circolo “Perla Blu” ha aderito all’iniziativa nazionale di Legambiente “Nontiscordardimé. Operazione scuole pulite 2008” rivolta a tutti coloro che quotidianamente vivono e condividono la scuola (ragazzi/e, insegnanti, collaboratori scolastici, ecc. …) e finalizzata a ripulire, riorganizzare, personalizzare e rendere maggiormente confortevole aule, locali comuni e giardini.
Nello specifico tale iniziativa ha visto coinvolti i ragazzi/e di due classi della Scuola Secondaria di 1° grado “Dante Alighieri” di Cologna Veneta i quali assieme alle loro insegnanti e a due soci del circolo si sono cimentati in attività di pulizia dell’atrio e dei corridoi interni alla scuola e ad attività di piantumazione e di pulizia del giardino esterno.
ALCUNE FOTO DELLA … PIANTUMAZIONE

Tale esperienza è stata inoltre destinata:
– alla consegna del materiale relativo all’iniziativa inviato da Legambiente Nazionale;
– alla presentazione sintetica delle iniziative di educazione ambientale che il circolo si prefigge di promuovere;
– alla raccolta di idee, richieste e proposte dei ragazzi/e coinvolti nell’esperienza, al fine di individuare le tematiche maggiormente sentite e sulle quali porre attenzione per future iniziative rivolte alla scuola.

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05 May 2008

La fossa “rossa” per i cloruri o per la vergogna?

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Polo conciario Vicentino,discussioni in provincia. Di seguito l’articolo riportato nel Basso Vicentino uscito in occasionedella fiera di Lonigo. Redatto da Mattias Bassotto qui nella versione integrale priva di tagli apportati prima della pubblicazione.

La provincia di Verona nel gennaio scorso ha approvato una mozione che nega il rinnovo dell’autorizzazione a scaricare, tramite il collettore, i reflui provenienti dall’Ovest Vicentino, in pratica di cinque depuratori della vallata dell’Agno fino a Lonigo. Preoccupazione del presidente Signorin del Consorzio Arica.

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IL FANTASMA DEL TUBO

Ogni tanto il fantasma del tubo ritorna. La Fossa, che attraversa in buona parte il territorio colognese, è quel corso d’acqua che all’altezza di Santo Stefano di Zimella riceve le acque del Rio Piovego, ma anche i reflui del tanto discusso collettore (tubo) che raccoglie i liquami provenienti da ben cinque depuratori della vallata dell’Agno. Acque con un’alta percentuale di cloruri che colorano di rosso il letto della Fossa e che fanno morire anche le nutrie. In nostro mensile ha seguito tutto l’iter della progettazione (primi anni Ottanta) del famoso “tubo” fino alla sua realizzazione, tra infinite polemiche e prese di posizione. E non è ancora finita.

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03 Jan 2008

Chi siamo

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Il circolo Perlablu è costituito da un gruppo eterogeneo di persone con talenti e passioni differenti ma accomunate dalla consapevolezza che non potrà esserci né futuro né pace per tutti noi, se non ci prendiamo cura da subito della nostra “Perla Blu”, ovvero la terra, tanto preziosa quanto malata.

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Per qualsiasi informazione puoi contattarci attraverso la nostra casella email info@perlablu.it oppure telefonando a questo numero 349.19.59.94.3

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